Pittore svizzero. Avviato alla carriera ecclesiastica, che abbandonò per
il suo spirito polemico ed indipendente, fu incoraggiato a dipingere dal
Reynolds durante un suo soggiorno in Inghilterra (1763). Trasferitosi a Roma
(1770), dove dimorò otto anni, fu impressionato dall'opera di
Michelangelo, la cui indole artistica si adattava così bene alla sua
inclinazione per il dramma e il sensazionalismo; eseguì centinaia di
disegni, spesso tratti da fonti romane, ma impiegando soggetti presi da
Shakespeare e Milton, Omero e Dante, e formandosi un'insuperabile conoscenza
della storia dell'arte. Ritornato a Londra all'inizio del 1779, cominciò
ad esporre all'Accademia e con il quadro
L'incubo (1782) si rese
immediatamente famoso. Nel 1790 fu nominato Accademico, divenendo professore di
pittura nel 1799 e direttore delle Scuole dell'Accademia nel 1804. Le sue
conferenze all'Accademia, i contributi all'edizione accresciuta del 1805 delle
Vite di pittori di Pilkington, e i saggi sono d'importanza vitale per la
conoscenza del clima artistico ed intellettuale di quel periodo (Zurigo 1741 -
Londra 1825).